
di Valentina Ferrara
L’incidente probatorio rappresenta una procedura di assunzione anticipata di una prova quando vi siano ragioni di urgenza o ricorra il rischio di pregiudizio della prova se rinviata alla fase naturale del dibattimento.
Nel Codice di Procedura Penale, libro V, Titolo VII, articoli 392/404, viene introdotto l’incidente probatorio quale modalità privilegiata di assunzione della testimonianza in casi particolari, quando cioè per particolari motivazioni si renda necessario “cristallizzare” una testimonianza che, con altre modalità di indagine, potrebbe andare perduta o essere compromessa.
Nell’articolo 392 si spiega come nel corso delle indagini preliminari il PM, la persona sottoposta alle indagini o la persona offesa possano chiedere al GIP che si proceda con l’incidente probatorio per raccogliere la testimonianza della persona offesa, sia minorenne che maggiorenne, che versi in condizioni di particolare vulnerabilità nei procedimenti per reati sessuali e contro la persona. L’articolo 398, comma 5-bis, (Provvedimenti sulla richiesta di incidente probatorio) sempre nelle ipotesi dei reati suddetti, detta le regole per la cosiddetta audizione protetta stabilendo tempi, luoghi e modalità particolari con cui procedere all’audizione quando le esigenze di tutela delle persone lo rendono necessario od opportuno, sottolineando altresì la necessità di documentare integralmente l’assunzione della prova fornendo riproduzioni fonografica ed audiovisiva nonché verbali scritti.
Di fondamentale importanza è inoltre l’articolo 498 del c.p.p. (Esame diretto e controesame dei testimoni) in cui viene spiegata tutta la procedura dell’audizione protetta:
1. Le domande sono rivolte direttamente dal pubblico ministero o dal difensore che ha chiesto l’esame del testimone.
2. Successivamente altre domande possono essere rivolte dalle parti che non hanno chiesto l’esame, secondo l’ordine indicato nell’articolo 496.
3. Chi ha chiesto l’esame può proporre nuove domande.
4. L’esame testimoniale del minorenne è condotto dal presidente su domande e contestazioni proposte dalle parti. Nell’esame il presidente può avvalersi dell’ausilio di un familiare del minore o di un esperto in psicologia infantile. Il presidente, sentite le parti, se ritiene che l’esame diretto del minore non possa nuocere alla serenità del teste, dispone con ordinanza che la deposizione prosegua nelle forme previste dai commi precedenti. L’ordinanza può essere revocata nel corso dell’esame.
4-bis. Si applicano, se una parte lo richiede ovvero se il presidente lo ritiene necessario, le modalità di cui all’articolo 398, comma 5-bis.
4-ter. Quando si procede per i reati di cui agli articoli 572, 600, 600-bis, 600-ter, 600-quater, 600-quinquies, 601, 602, 609-bis, 609-ter, 609-quater e 609-octies e 612-bis del codice penale, l’esame del minore vittima del reato ovvero del maggiorenne infermo di mente vittima del reato viene effettuato, su richiesta sua o del suo difensore, mediante l’uso di un vetro specchio unitamente ad un impianto citofonico.
4-quater. Quando si procede per i reati previsti dal comma 4-ter, se la persona offesa è maggiorenne il giudice assicura che l’esame venga condotto anche tenendo conto della particolare vulnerabilità della stessa persona offesa, desunta anche dal tipo di reato per cui si procede, e ove ritenuto opportuno, dispone, a richiesta della persona offesa o del suo difensore, l’adozione di modalità protette.
Inoltre l’articolo 499 c.p.p. (Regole per l’esame testimoniale) introduce una serie di regolamentazioni di carattere generale circa le modalità di conduzione della raccolta della testimonianza:
1- L’esame testimoniale si svolge mediante domande su fatti specifici;
2- Nel corso dell’esame sono vietate le domande che possono nuocere alla sincerità delle risposte;
3- Nell’esame condotto dalla parte che ha chiesto la citazione del testimone e da quella che ha un interesse comune sono vietate le domande che tendono a suggerire le risposte;
4- Il presidente cura che l’esame del testimone sia condotto senza ledere il rispetto della persona;
5- Il testimone può essere autorizzato dal presidente a consultare, in aiuto della memoria, documenti da lui redatti;
6- Durante l’esame, il presidente, anche di ufficio, interviene per assicurare la pertinenza delle domande, la genuinità delle risposte, la lealtà dell’esame e la correttezza delle contestazioni, ordinando, se occorre, l’esibizione del verbale nella parte in cui le dichiarazioni sono state utilizzate per le contestazioni.
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