Glossario

A

Abuso sessuale su minore: coinvolgimento di minori di età in attività sessuali. Il soggetto minore, in quanto immaturo, non si trova nella condizione di fornire il suo consenso in modo consapevole e libero.  Le tipologie di abuso sono di diverso tipo: pedofilia, violenza carnale, incesto, atti di libidine …

Abuso intrafamiliare: viene realizzato, il più delle volte, utilizzando l’inganno della seduzione, fenomeno molto diffuso. La gran parte, quasi totalità dei casi, avviene da parte degli uomini, rari casi si registrano effettuati da donne che, nella maggior parte dei casi, partecipano all’abuso dell’uomo.

Adozione internazionale: è il processo che consente di accogliere a far parte totalmente, della famiglia che intraprende tale percorso, minori stranieri che versano in stato di necessità. Spesso si tratta di una strada più complicata rispetto a quella dell’adozione nazionale ma che spesso produce arricchimento culturale, linguistico e tradizionale. I requisiti richiesti sono identici a quelli per l’adozione nazionale (vedi requisiti per l’adozione).

Adozione nazionale: differisce dalla internazionale in quanto la dichiarazione dello stato di abbandono del minore è stilata da un Tribunale della Nazione, il che sta ad indicare che non necessariamente l’adottato sarà poi di nazionalità italiana. 

Affidamento: momento processuale in cui vengono decise le sorti dei figli, ai fini del loro mantenimento e come ripartire ed esercitare la potestà genitoriale dei figli minori quando cessi la convivenza tra i genitori.

Affidamento condiviso: evoluzione dell’affido congiunto, anche se, in entrambi i casi, la responsabilità è esercitata da ambedue i genitori. Oggi, con l’affido condiviso, entrambi i genitori hanno gli stessi diritti ed obblighi.

Affidamento congiunto ed alternato: forme di affidamento attualmente superate dall’entrata in vigore della Legge 56/2006 prima della quale tra i genitori non era prevista una eguale ripartizione del tempo da trascorrere con il figlio né la doppia residenza per il minore, né un paritario onere contributivo per il suo mantenimento. 

Affidamento esclusivo: affidamento ad un unico genitore per inidoneità dell’altro e nel caso in cui si ritenga che l’affidamento condiviso possa essere sfavorevole per la prole. Avviene eccezionalmente all’altro ex coniuge, in alcuni rari casi: per inaffidabilità o disinteresse paterno o materno (nella quasi totalità dei casi la forma di affidamento scelto è quello condiviso);

Affidamento a terzi: qualora il minore risulti privo di un ambiente idoneo alla serena e sana  crescita. Gli affidatari vengono individuati in base alle indicazioni della Legge e termina con il cessare dell’impedimento nella famiglia d’origine. Comunque la Legge prevede che, di norma, non possa superare i 24 mesi. In caso di possibile pregiudizio per il minore, il Tribunale può disporre una proroga.

Affidatario: L’ordine di preferenza nei casi di affidamento è stabilito dalla legge:

  • Una famiglia che abbia figli minori;
  • Un single;
  • Una comunità con relazioni di tipo familiare, realizzabile anche per minori di 6 anni;
  • Un istituto di assistenza pubblico o privato possibilmente non lontano dal luogo di residenza della famiglia d’origine, ma solo per minori con età superiore ai 6 anni, in caso contrario è solo possibile l’inserimento in una comunità familiare;

NB. L’affidamento viene disposto dal Servizio Sociale locale o dal Tribunale.

Agnosia: disturbo percettivo dovuto ad una patologia cerebrale che non permette di riconoscere al soggetto oggetti, volti, suoni (quindi può essere visiva, uditiva, tattile …)

Albo dei consulenti tecnici d’Ufficio: Elenco di professionisti istituito presso tutti i Tribunali, tenuto dal Presidente del Tribunale medesimo. Sono aperti alla consultazione. Gli iscritti dovranno essere residenti nel territorio di competenza od avere il domicilio professionale e soddisfare i requisiti di competenza specifica, moralità, iscrizione all’Ordine professionale … 

Amnesia: disturbo della memoria che consiste nell’impossibilità di ricordare il passato. Le cause possono essere di diverse: eventi traumatici, psicologici, metabolici, degenerativi e può presentarsi sotto varie forme:

– retrograda, può verificarsi ad esempio nel caso di eventi traumatici e manifestarsi con l’impossibilità di accedere ai ricordi connessi con eventi anteriori all’episodio traumatico stesso;

– anterograda, che si manifesta con l’impossibilità di immagazzinare ricordi posteriori all’evento che l’ha causa;

– Senso-specifica, che riguarda eventi processati da una modalità sensoriale, ad es. Una agnosia (patologia cerebrale che non permette al soggetto colpito di riconoscere, per difetti percettivi, oggetti, volti …). 

Amnesia post traumatica da stress: in difesa dal dolore psicologico di un ricordo particolarmente negativo può avvenire nel soggetto colpito un distacco dalle proprie emozioni negative, non ricorda e quindi appare privo di sensibilità, senza interesse o estraniato anche da avvenimenti positivi che, in tempi precedenti all’evento traumatico, gli procuravano gioia.

Ascolto protetto: Tale forma di ascolto serve ad evitare che il minore sia costretto a confrontarsi di persona, ad esempio, con la persona che si presume possa aver compiuto l’abuso ed avviene  ambiente fornito di installazione di un impianto di videoregistrazione ed ammobiliato utilmente per mettere a proprio agio, ad esempio, un bambino che sia stato vittima o testimone di abusi o reati. La videoregistrazione fa sì che si possa valutare con la massima attenzione anche il linguaggio non verbale del minore a volte più significativo delle parole. Spesso tale tipo di audizione viene utilizzata anche in casi di separazione o divorzio dei genitori al fine di ascoltare il minore senza procurargli disagio.

Atti persecutori: si tratta di un reato (art. 612 bis C.P.) punibile a seguito di querela presentata dalla parte lesa nei confronti di chi ripetutamente molesta o minaccia un’altra persona causandole uno stato ansioso o di paura, per sé o per altri componenti della sua famiglia, tanto da indurre cambiamenti nelle sue abitudini di vita. Ancor più grave se il fatto viene messo in opera dal coniuge o dall’ex coniuge o da persona che in precedenza era legata affettivamente alla vittima.

C

Capacità d’agire: capacità di esercitare i diritti ed assumere i doveri di cui la persona è titolare. Si acquista con la maggiore età anche se, a differenza della capacità giuridica, può essere sottoposta ad alcune limitazioni:

  • in base all’età, questa comunque, anche se avanzata, non esclude la capacità di badare ai propri interessi, mentre non è altrettanto detto in altri casi di seguito riportati
  • in base alla salute mentale, in alcuni casi infatti il legislatore ha previsto l’istituto dell’interdizione e dell’inabilitazione; tali istituti limitano, in alcune particolari situazioni precarie di salute, la capacità di agire della persona non ritenuta non in grado di salvaguardare in autonomia i suoi interessi ad esempio in casi di:

1- Prodigalità, tendenza allo sperpero, incapacità di comprendere il valore del denaro e di gestirne il possesso;

2- Abuso di sostanze alcoliche e stupefacenti, in tale misura da produrre alterazione della sfera psichica;

3- Alcune imperfezioni fisiche, tipo il sordomutismo o la cecità dal momento della nascita o sin dalla prima infanzia.

Capacità d’intendere e di volere: determina la imputabilità, ossia la capacità di prendere decisioni in modo autonomo.

Capacità genitoriale: non si riferisce all’aspetto psicologico ma è un concetto giuridico dato che il minore va salvaguardato garantendogli il proseguimento di un rapporto equilibrato con tutti e due i genitori, ricevendo da ciascuno le dovute cure, assistenza morale e materiale e garantendogli la prosecuzione del rapporto con gli ascendenti ed i parenti di ciascun ramo genitoriale. 

Capacità giuridica: si acquista nel momento in cui si nasce e si perde, tranne che in casi specifici, con la morte e consiste nell’essere titolare di diritti e doveri.

Causalità nel Diritto: o casualità giuridica, verifica esistenza e la consistenza dei pregiudizi che sono riconducibili al danno subito.

Causalità in medicina legale: è molto importante in questa disciplina e la sua valutazione può   avvenire in base a criteri determinati che con un’alta probabilità consentono giudizi significativi e sono:

  • Criterio cronologico: verifica della congruità temporale tra intervento della causa lesiva e comparsa degli effetti;
  • Criterio topografico: verifica la corrispondenza di sede;
  • Criterio dell’efficienza qualitativa e quantitativa: ossia se l’agente che ha causato il danno è qualitativamente e quantitativamente sufficiente a causare il danno in analisi;
  • Criterio etiologico, analizza l’adeguatezza del fattore causale;
  • Criterio di continuità fenomenica, verifica, in successione logica e cronologica dei sintomi della causa;
  • Criterio della possibilità scientifica, che dovrebbe rappresentare il primo passo. 

Cyberbullismo: termine utilizzato per indicare una azione aggressiva, continua, ripetuta, sistematica… messa in atto per mezzo degli strumenti della rete.

Comportamenti devianti: comportamenti non conformi alle norme in vigore che divergono dai modelli sociali dominanti e dalla legislatura vigente.

Concessione di patente e porto d’armi: autorizzazione amministrativa indispensabile per procedere all’acquisto di un’arma. Può non essere autorizzata la detenzione in presenza di reati che facciano ritenere che la persona, per il suo stile di vita, non sia pienamente affidabile a tale uso.

Consulente Tecnico d’Ufficio (C.T.U.): è una figura di supporto al Giudice, si tratta di un rapporto   fiduciario esercitato comunque in base a precise regole definite dal Codice di Procedura Civile.  Trattasi di un esperto che risponderà, dopo un approfondito esame, ai quesiti che porrà il Giudice al momento del conferimento dell’incarico e, a lavoro concluso, produrrà una relazione tecnica.

Consulente Tecnico di Parte (C.T.P.): è un professionista dello stesso ambito tecnico/scientifico del CTU al quale una delle parti in causa, conferisce l’incarico di affiancare e presentare le proprie osservazioni a supporto o critica del risultato del lavoro del CTU. Tale rapporto professionale è disciplinato dal Diritto privato e gli oneri della sua prestazione sono a carico della parte stessa. Anche in questo caso si tratta di un rapporto di natura fiduciaria. La sua nomina è consigliata ma è una facoltà della parte e non un obbligo.

D

Danno biologico: lesione dell’integrità psicofisica medicalmente accertabile, in altri termini è un danno alla salute dell’individuo. Quindi qualunque lesione o alterazione patologica del corpo o mentale si considera danno biologico.

Danno esistenziale: non è inquadrabile nell’ambito del danno alla salute in quanto non traducibile in una lesione di tipo psicofisico, ma all’esistenza e ad un peggioramento della qualità di vita del danneggiato che incide sui fondamentali valori dell’esistenza di una persona. Anche se il confine tra danno psichico e danno esistenziale è molto labile.

Danno in età evolutiva: la sua valutazione può essere richiesta dal Giudice o da qualunque altro committente. Lo psicologo forense può fornire, vista l’adeguata formazione, le risposte a tale quesito in considerazione dei colloqui clinici, delle valutazioni psicodiagnostiche e dell’età della persona in esame, dando anche il dovuto spazio alla documentazione medica o farmacologica qualora fosse stata prescritta. Importantissima ai fini della corretta definizione del danno l’analisi approfondita del soggetto e la fase evolutiva che sta attraversando. 

Danno morale: danno non patrimoniale consistente nella sofferenza del soggetto causata da un evento lesivo che lo ha turbato emotivamente causandole sofferenza psicofisica immediata conseguenza dell’evento lesivo, ha natura temporanea e non compromette la salute dell’individuo e la sua vita quotidiana. Non è quindi accertabile medicalmente

Danno psichico: la causalità tra fatti ingiusti altrui e conseguenze psichiche che compromettono in modo duraturo una o più funzioni della personalità. Si tratta di un danno non patrimoniale cioè non incide sugli interessi e sul patrimonio del paziente ed è una subspecies del danno biologico.

Decreto di allontanamento: si tratta di un provvedimento cautelare, amministrativo che ha forza di comando. Come è facile intuire nella sua attuazione si presentano difficoltà operative e di applicazione.

Denuncia d’abuso su minore: può essere sporta presso le autorità giudiziarie nel caso di reati perseguibili d’ufficio, ancor più se i “maltrattamenti” avvengono nel contesto familiare ove è pensabile che i genitori mostrino una carenza di attenzione nei confronti del figlio/a.

Devianza: comportamento – anche solo verbale – di una persona o di un gruppo non conforme alle regole e le norme socialmente accettate e condivise dalla società.

Disconoscimento di paternità: azione diretta a contestare il rapporto di filiazione. Va Premesso che la legge riconosce il marito come presunto padre del figlio della propria moglie, quindi non prevede la necessità che questi provi la sua paternità. Il figlio nato in costanza di matrimonio o concepito durante il matrimonio acquisisce automaticamente lo status di figlio. La legge prevede altresì l’azione di disconoscimento ed individua i soggetti legittimati a proporre l’azione. Questi  sono la madre, il padre ed il figlio stesso i quali hanno l’onere di provare che non sussiste il rapporto di filiazione tra il presunto padre ed il figlio rispettando dei termini fissati dalla Legge.

Disturbo di personalità: indica un disturbo mentale, relativamente inflessibile che ingenera pensieri che inficiano le capacità di adattamento del soggetto con importanti manifestazioni che coinvolgono la sfera delle relazioni interpersonali e la sfera cognitiva. Le manifestazioni di tali disturbi causano al soggetto disagi clinicamente significativi. Di norma si tratta di disturbi egosintonici, ossia la persona affetta non ne ha coscienza e li considera come tratti specifici del suo stile di vita. Il fatto di non rendersi conto dell’inappropriatezza di alcuni comportamenti fa sì che tendano a non cercare aiuto da uno specialista e, quando autonomamente cercano un sostegno, è per le difficoltà che incontrano nella vita di tutti i giorni a causa dei sintomi disturbanti come ansia, abuso di sostanze e depressione.

Disturbo post traumatico da stress: insorge in persone che hanno assistito o subito un evento traumatico, catastrofico o cruento in forma diretta o sono venuti a conoscenza di un evento simile subito da una persona a loro molto cara. Le persone in tali condizioni tendono a rivivere – sotto forma di flashback – fino al disorientamento nell’ambiente che li circonda. Il trauma può essere rivissuto anche attraverso incubi notturni correlati all’episodio occorsi. E’ possibile che si reagisca a tali disturbi con tentativi di evitamento di situazioni esterne e di esperienze interne della persona ad esempio con la cancellazione forzata di ricordi, di intense emozioni, facendo uso di sostanze o alcol ovvero con comportamenti compulsivi e rischiosi.

Divorzio: istituto specifico che produce lo scioglimento del matrimonio e la conseguente cessazione degli effetti civili (nel caso di matrimonio concordatario) a causa del venir meno la comunione spirituale e materiale di vita tra i coniugi. A seconda della situazione di accordo o disaccordo tra loro si procede ad un divorzio congiunto (nel primo caso) o giudiziario (nel caso contrario) che, in quest’ultima evenienza, può essere presentato anche da uno solo dei due coniugi. 

F

Falso ricordo: a causa di un ricordo non autentico, una bugia della mente, spesso delle esperienze che riteniamo di aver vissute, in realtà non sono mai accadute e ne siamo più che convinti a meno che qualche fatto inconfutabile non ci faccia cambiare idea. Sono scherzi della memoria che non è uno scrigno chiuso ma è il risultato di un continuo lavoro di ricostruzione ed i falsi ricordi sono la versione più estrema di questo processo.

G

Giudice Onorario: magistrato onorario che svolge le funzioni del giudice o del pubblico ministero per un periodo determinato e con una retribuzione riferibile all’attività realmente svolta. 

Giudice Tutelare: magistrato che ha il compito di soprintendere in primo luogo alle tutele e alle curatele. A questa figura vengono affidate le controversie in materia di volontaria giurisdizione che hanno ad oggetto persone incapaci o parzialmente incapaci di provvedere da sole ai propri interessi quindi protegge e tutela gli interessi dei più deboli, dei minori e degli incapaci. Tra le sue attribuzioni autorizzare i genitori a compiere atti di straordinaria amministrazione relativi al patrimonio dei figli minori.

I

Imputabilità del minore: detta anche idoneità al reato, rappresenta il presupposto essenziale della colpevolezza. Imputabile è chi ha la capacità di intendere e di volere che consiste nell’idoneità del soggetto ad autodeterminarsi negli impulsi che ne motivano l’azione.

Incidente probatorio: è un istituto che ha la funzione di anticipare l’acquisizione di una prova durante le indagini preliminari, se pertinente e rilevante per l’assunzione di essa nel caso in cui non sia possibile attendere sino al dibattimento. 

Insufficienza mentale: disabilità intellettiva è una malattia cognitiva persistente causata da un alterato funzionamento del sistema nervoso centrale. Insieme dei deficit dello sviluppo cognitivo e socio – relazionale.

Intossicazione da alcol e sostanze stupefacenti: Una differenza fondamentale che va considerata è quella tra lo stato di cronica intossicazione derivante dall’uso di alcol e lo stato di ubriachezza occasionale. Nel primo caso infatti non c’è imputazione in quanto viene considerata una situazione irreversibile mentre per la seconda ipotesi sono previsti aumenti di pena. 

Invalidità lavorativa: lavoratori con riduzione della capacità lavorativa che, a seconda del grado di riduzione, hanno diritto alla corresponsione di un cd. assegno di invalidità.

M

Magistratura onoraria: formata dall’insieme dei magistrati onorari che svolgono, a tempo determinato, le tipiche funzioni del giudice o del pubblico ministero, in maniera non professionale. A fronte di tali prestazioni i giudici non ricevono una retribuzione ma una indennità strettamente collegata all’attività svolta.

Maltrattamento: Insieme di violenze fisiche e/o morali: sessuale, trascuratezza, vessatorio … che pregiudichino lo stato di benessere e di salute della persona che ne è vittima.

Mediazione civile: è una azione di un professionista, terzo ed imparziale, volta all’assistenza di due o più persone affinché riescano a conciliare le rispettive posizioni e superare un contrasto in essere tra loro.

Memoria: è una funzione mnestica, una funzione della psiche, localizzata nel Sistema Nervoso Centrale (S.N.C.)  ed è costituita da engrammi, ossia riproduzioni mentali della realtà attraverso i sensi tanto da poter assimilare, ritenere e richiamare al momento opportuno le informazioni apprese con l’esperienza. Ogni azione utilizza sempre la memoria. Le tracce mestiche possono essere di diverso tipo: percezioni sensoriali come immagini, suoni, calore, sensazioni tattili, odori, sapori, stati d’animo…, abilità: competenze tecniche e culturali, nozioni, modi d’uso, ecc…, relazioni che legano altre informazioni: successione cronologica di eventi ed immagini, posizione e orientamento di oggetti…                

La distorsione della memoria è un disturbo di questa nostra funzione fondamentale.

Abbiamo due tipi di memoria:

  • La memoria a breve termine o immediata (MBT), questa ha una durata media che oscilla tra pochi secondi e 30 minuti al massimo, trascorsi i quali o si trasforma in memoria a lungo termine o si perde nell’oblio. Vi sono poi dei casi in cui alcune percezioni hanno una importanza talmente significativa da costituire una forma particolare di memoria a breve termine denominata memoria di lavoro.
  • La memoria a lungo termine (MLT) che si attiva quando alcuni dei contenuti della MBT si consolidano e quindi si trasformano in MLT che funziona come un centro di immagazzinamento di immensa capacità che custodisce ogni esperienza e capacità acquisita. La MLT può essere suddivisa in memoria esplicita (dichiarativa) e memoria implicita (procedurale).

Inoltre la memoria può essere può essere ulteriormente classificata in base ai contenuti immagazzinati in memoria esplicita, che contiene tutte le informazioni che la persona con consapevolezza può riferire e memoria implicita o procedurale che contiene tutte le abilità motorie percettive e cognitive.

Mobbing: insieme di atteggiamenti persecutori che tendono ad escludere, mettere da parte un soggetto dal suo gruppo di riferimento mettendo in atto comportamenti violenti psichicamente e protratti nel tempo che causano conseguentemente seri danni alla vittima.

N

Nesso di causa : è il rapporto che lega un evento dannoso ed il comportamento del soggetto autore del fatto.

Note critiche alla CTU : sono critiche puntuali e dettagliate mosse dal CTP (consulente tecnico di parte) alla consulenza tecnica d’Ufficio. Qualora il giudice intenda disattenderle sarà obbligato ad indicare nella motivazione della sentenza il perché della scelta.

P

Parametri tabellari: sono tabelle di riferimento per la liquidazione giudiziale dei compensi per avvocati e studi legali basati sui parametri ministeriali forensi (D.M. 55/2014). 

P.A.S. (Sindrome da Alienazione Genitoriale): è una dinamica psicologica disfunzionale che si mette in atto sui figli minori. Si verifica in genere durante le separazioni o i divorzi o in casi di violenza domestica. Questa avviene, quando il coniuge affidatario strumentalizza il rifiuto del figlio a vedere l’altro genitore, non favorendo in questo modo le visite stabilite dal Giudice. A questo proposito va però tenuta presente la recente sentenza della Cassazione secondo la quale invece, “non ci sono certezze in ambito scientifico sulla diagnosi di Pas”, spesso utilizzata durante le separazioni conflittuali tra coniugi in disaccordo per l’affidamento dei figli minori. “In realtà questa sindrome non è riconosciuta né dell’Organizzazione mondiale della sanità, né dal Ministero della Salute, né dall’Istituto superiore di sanità” è quanto sostiene al riguardo l’avvocato Alessandro Simeone, esperto in materia di diritto di famiglia e dei minori.

Patologia psicosomatica stress correlata: sono patologie in rapporto con l’ambiente lavorativo in condizioni considerate stressanti. (vedi stress).

Patologie senili e demenze: sono determinate dall’invecchiamento naturale o da patologie connesse alla vecchiaia di natura fisica o psichica.

Pedofilia: indica la devianza sessuale che si manifesta con gli impulsi ricorrenti e le fantasie erotiche che coinvolgono i minori in attività erotiche.

Pedopornografia: pornografia in cui sono raffigurati soggetti prepuberali e rappresenta un reato. 

Percorso clinico: si può definire un macro processo che si realizza con l’intera gestione di un problema di salute, un percorso diagnostico terapeutico che ingloba anche l’assistenza alla persona per la cura di sé, per eventuali disabilità e per il sostegno psicologico e sociale.

Percorso riabilitativo: è un programma realizzato da più figure professionali che interagiscono tra loro e con il paziente per seguirlo attivamente.

Pericolosità sociale: condizione che comporta l’applicazione di particolari misure di sicurezza nei confronti della persona definita socialmente pericolosa. La pericolosità può essere riferibile a quella potenziale, prescindendo cioè dalla valutazione concreta del compimento di un fatto/reato o di un atto umano pericoloso, o come valutazione di carattere prognostico proiettato nel futuro finalizzato alla valutazione del grado di probabilità che la persona possa tornare a commettere illeciti penali.

Perizia psicologica nel processo penale: indagine della personalità del reo sulle modalità dell’azione da cui si traggono le caratteristiche peculiari della sua personalità.Tale perizia fa riferimento all’ambito penale.

Procedimento civile minorile: procedimento riguardante minori perseguibili civilmente, avviene presso il Tribunale minorile del luogo in cui dimora abitualmente il minore anche se non dovesse essere coincidente con quello del genitore. L’inizio del procedimento avviene su ricorso del genitore, dei parenti entro il sesto grado o del Pubblico Ministero presso il Tribunale dei Minori. Il Tribunale dei Minori può aprire d’ufficio un procedimento solo eccezionalmente nei casi molto urgenti ma di norma è il P.M.  che ha l’iniziativa processuale a protezione del minore e quindi la legittimazione ad agire. I servizi degli enti locali possono solo segnalare il caso al PM presso il TM il quale, dopo una inchiesta preliminare deciderà se fare ricorso individuando la tipologia di intervento che sembra essere più utile nell’interesse del minore.  Il minore non può richiedere direttamente l’intervento del Giudice può solo rivolgersi direttamente al PM che, se ne riterrà esistenti i presupposti, assumerà l’iniziativa per aprire il procedimento. Art. 12 Convenzione ONU dell’89 sui diritti dell’infanzia fa obbligo agli Stati di offrire al minore la possibilità di essere ascoltato in tutti i procedimenti giudiziari che lo coinvolgono. 

Processo penale minorile: avviene presso il Tribunale minorile del luogo in cui dimora abitualmente il minore. Si tratta di un processo modellato sulle esigenze del minore. Caratteristica del processo minorile è quella di recuperare gli aspetti positivi del minore mediante un percorso penale il meno possibile traumatizzante.

Procura per i minorenni: è un organo giudiziario ad indirizzo specifico, costituito presso ogni Tribunale dei minori ed ha competenza negli ambiti di seguito riportati:

  • Penale: quando l’autore del reato ha tra i 14 ed i 18 anni. Se il minore non ha compiuto i 14 anni nel nostro ordinamento non è perseguibile penalmente pur restando soggetto alla possibilità di applicazione di una misura di sicurezza, oppure alla possibilità che venga attivata nei suoi confronti una cosiddetta “procedura amministrativa”;
  • Civile: quando vengono ritenute opportune iniziative in presenza di un presunto od accertato “stato di abbandono” dei minori e per un serio controllo della responsabilità genitoriale. Sempre in ambito civile vengono svolte, anche attività ispettive dirette agli istituti di assistenza pubblici e privati ed alle comunità di tipo familiare. Tali funzioni sulle predette strutture sono realizzate da un Magistrato della Procura che, di norma, si avvale della P.G. (polizia giudiziaria) o dei Servizi Sociali del Comune e della ASL (Azienda Sanitaria Locale).

Amministrativo: che viene posto in essere quando un minore di età dà prove inequivocabili  di irregolarità, inaffidabilità del comportamento o del carattere, il Procuratore della Repubblica, i servizi sociali, i genitori, il tutore, gli organismi di educazione, protezione e  assistenza ai minori, possono riferire i fatti al Tribunale per i Minorenni, il quale, a mezzo di uno dei suoi componenti appositamente scelto dal Presidente, mette in atto approfondite indagini sulla personalità del minore e dispone, con decreto motivato, una delle seguenti misure:

– affidamento del minore al servizio sociale minorile;

– collocamento in una casa di rieducazione o in un istituto medico-psico-pedagogico”.

Protocolli deontologici:

  1. linee guida per lo psicologo in ambito giuridico e penale; 
  2. linee guida per l’utilizzazione dei test in ambito psicologico – forense dell’Ordine degli psicologi del Lazio; 
  3. Linee guida dell’ordine degli psicologi del Lazio per la perizia in caso di abuso e maltrattamento di minore.

Protocollo diagnostico: è una sequenza di azioni diagnostico terapeutiche prescritte in modo vincolante molto importanti ed è composto di varie fasi: 

  1. Anamnesi; 
  2. Valutazione; 
  3. Colloquio conclusivo e relazione scritta; 
  4. Controllo.

Protocolli operativi: sono protocolli di dettaglio che vanno a costituire una serie di obblighi     operativi da diffondere alle posizioni apicali e dai dipendenti che operano sotto la loro guida così come ai consulenti esterni che sono di volta in volta chiamati a collaborare nelle varie attività.

Psicologia criminale: che si occupa di tutto ciò che concorre alla formazione del comportamento criminale.

Psicologia forense: branca della psicologia legata al diritto.

Psicologia giuridica: nella pratica giudiziaria, tutte le problematiche psicologiche che insorgono.

Psicologia giudiziaria: studia tutte le figure che fanno parte del contesto legale (imputati, vittime, testimoni, giudici) ed i criteri di attendibilità delle operazioni giudiziarie (testimonianze, confessioni) al fine di centrare la sentenza giudiziaria e i termini di colpevolezza.

Psicologia investigativa: è un’area della psicologia giuridica che comprende: la criminologia e le scienze forensi; studia il comportamento criminale. Lo psicologo investigativo interviene sulla scena del crimine non limitandosi a fare consulenze ma intervenendo attivamente assieme all’investigatore ricostruendo la storia dei fatti, partecipando attivamente sia nell’osservazione che nell’analisi, valutando le caratteristiche di personalità, socio-demografiche dell’autore del reato. La sua attività viene chiamata “analisi investigativa criminale”

Psicologo: lo Psicologo è un professionista della salute mentale che ha conseguito una laurea quinquennale in psicologia ed ha superato un Esame di Stato abilitante all’esercizio della professione che gli consente di iscriversi all’Albo Professionale. Si occupa di prevenire o contenere il disagio psichico attraverso interventi che mirino da un lato a sensibilizzare e supportare gli individui in diversi contesti (famiglia, scuola, lavoro ecc..), dall’altro a potenziare le risorse individuali o familiari al fine di garantire una migliore qualità della vita. Lo strumento principale di cui si avvale è il colloquio, tuttavia può utilizzarne anche altri come i test psicologici e i questionari, con caratteristiche di scientificità.

Psicosi affettive: Termine generico indicante la perdita di contatto con la realtà. Le convinzioni della persona psicotica non sono il risultato di un processo di elaborazione critica sulle proprie impressioni o sui propri ragionamenti, ma si producono in maniera diretta come traduzione di pensieri in realtà. Una situazione di psicosi è comune a molte malattie ed è osservabile come crisi o come condizione stabile. La prima indagine da eseguire è quella sull’eventuale utilizzo di sostanze in grado di provocare psicosi come cannabis, allucinogeni, anfetamine, cocaina, alcol o accertare la presenza di sindrome da sospensione di alcol e tranquillanti, condizione frequente in pazienti ricoverati per altro motivo che improvvisamente diventano agitati, confusi o deliranti. Talvolta si osserva la dizione “psicosi NAS” (non altrimenti specificata” o “psicosi paranoide” che indica la presenza di un delirio paranoia).

Psicoterapeuta: lo Psicoterapeuta può essere uno Psicologo o un Medico che abbia conseguito un’ulteriore specializzazione quadriennale in Psicoterapia presso le Università o Istituti privati riconosciuti dal MIUR. Diverse scuole di psicoterapia richiedono o consigliano un percorso di psicoterapia personale a completamento della formazione didattica per tutti i professionisti iscritti. L’attività dello Psicoterapeuta, si caratterizza per offrire al paziente un percorso personale di cura aiutandolo a lavorare sulla propria sofferenza, facilitando il riconoscimento e l’espressione delle emozioni e rafforzando le sue risorse personali. Inoltre lo Psicoterapeuta aiuta il paziente e prendere coscienza delle dinamiche relazionali al fine di migliorare i rapporti con gli altri, promuove una riflessione sulla propria identità, supporta il paziente nell’affrontare in modo più funzionale gli eventi di vita, lo accompagna durante le sue fasi evolutive e i momenti di crisi che le caratterizzano, andando così ad ampliare significativamente il campo di azione dello Psicologo.

R

Relazione peritale: una volta ultimate le formalità di conferimento dell’incarico compito del perito è di effettuare celermente gli accertamenti del caso e rispondere ai quesiti. Nel caso in cui si rendano necessari accertamenti molto complessi. Il giudice può prorogare il termine di consegna della relazione. Purché il perito fornisca una richiesta motivata, questo può avvenire anche per più di una volta, purché il periodo di proroga non superi il termine di trenta giorni. Alla fine, tenendo conto di termini e proroghe, il limite massimo per la risposta ai quesiti è di 6 mesi.

Requisiti per l’adozione: le coppie per fare richiesta di adozione devono soddisfare i seguenti requisiti:

Essere coniugati da almeno tre anni, non separati neppure di fatto; possono anche non  aver ancora contratto matrimonio da tre anni ma, in tal caso, dovranno poter dimostrare di aver convissuto per tre anni prima del matrimonio;

La differenza minima tra adottante ed adottato non può essere inferiore ai 18 anni e la massima tra adottanti ed adottato è di 45 anni per uno dei coniugi e 55 per l’altro, limite che può essere derogato se i coniugi adottano 2 o più fratelli, ed ancora se hanno un figlio minorenne naturale o adottivo; 

non avere in corso un procedimento di separazione, nemmeno di fatto; devono essere idonei ad educare ed istruire ed in grado di mantenere i minori che intendono adottare.

Responsabilità genitoriale: è affidata ad entrambe i genitori, esercitata di comune accordo tenendo conto delle capacità, delle inclinazioni e delle aspirazioni del figlio, di proteggere, educare, istruire il figlio minorenne e curarne gli interessi. 

In caso di contrasto su questioni di particolare importanza ciascuno dei genitori può ricorrere senza formalità al giudice indicando i provvedimenti che ritiene più idonei. Il giudice, sentiti i genitori e disposto l’ascolto del minore che abbia compiuto i 12 anni o anche di età inferiore ove capace di discernimento, suggerisce le determinazioni più utili nell’interesse del figlio e dell’unità familiare. Se il contrasto permane il giudice attribuisce il potere di decisione a quello dei genitori che, nel singolo caso, ritiene il più idoneo a curare l’interesse del figlio.

Riconoscimento di paternità: Dal 2012 con la L. 219 del 10 dicembre 2012 “Disposizioni in materia di riconoscimento dei figli naturali” si è stabilito ogni superamento di ineguaglianza normativa tra figli legittimi e naturali in virtù del principio di unicità dello status di figlio. Pertanto i figli nati fuori dal matrimonio sono equiparati a tutti gli effetti ai figli nati in costanza di matrimonio. 

Quando nasce un bambino i cui genitori sono uniti in matrimonio valido agli effetti civili la denuncia di nascita può essere resa indifferentemente dal padre o dalla madre. Quando invece il bambino nasce da genitori non sposati è necessario che il riconoscimento venga fatto da entrambi ai fini della attribuzione della maternità e paternità. Nel caso in cui, alla nascita, il bambino sia stato riconosciuto da un solo genitore sarà sempre possibile nel futuro il riconoscimento da parte dell’altro con apposita dichiarazione posteriore alla nascita davanti all’ufficiale di stato civile, al Giudice Tutelare o ad un Notaio (atto pubblico).

Se il figlio riconosciuto ha compiuto i 14 anni dovrà dare il suo assenso al riconoscimento.

Se il figlio riconosciuto ha meno di 14 anni il genitore che per primo lo ha riconosciuto deve esprimere il suo consenso al riconoscimento successivo.

Risarcimento del danno: La legge prevede che chiunque causa ad altra persona un danno ingiusto è tenuto al suo risarcimento. Il risarcimento del danno si distingue dall’indennizzo che viene versato nei casi previsti dalla legge quando un comportamento autorizzato dall’ordinamento comporta danni per i terzi. Il danno risarcibile si distingue in danno patrimoniale e non patrimoniale 

S

Schizofrenia: si caratterizza per la presenza di una forma dissociativa di alterazione del pensiero, accompagnata da deliri e allucinazioni, regressione ed impoverimento dell’affettività. Il soggetto si chiude in sé stesso, andando incontro a condizioni di autismo e disfunzioni neuropsicologiche (disordine nel pensiero e nel linguaggio, diminuzione dell’attenzione, perdita della memoria, calo dell’intelligenza …). Può avere un esordio giovanile o manifestarsi in età avanzata, in forma acuta o come disturbo cronico.

Separazione: con la separazione i coniugi procedono alla sospensione degli effetti del matrimonio non chiudendone definitivamente gli effetti nell’attesa di una possibile riconciliazione o di un provvedimento di divorzio. La durata di tale provvedimento attualmente è stata ridotta a 6 mesi che lievitano 12 in caso di disaccordo, cioè separazione giudiziale.

Servizi sociali: sono strumenti per garantire l’assistenza a persone in difficoltà in un sistema di Stato sociale.

Sintomatologia: complesso dei sintomi caratteristici di una malattia o di un gruppo di condizioni morbose.

Sostegno psicologico: si tratta di un percorso non terapeutico, un approccio trasversale a cura di uno psicologo, per trovare soluzioni ad una crisi personale o ad un disagio temporaneo.  non confondersi con il counseling psicologico che non ha per oggetto un problema presentato dalla persona come urgenza emotiva del momento rispetto alla quale non c’è possibilità di fare nulla se non “accettare o confrontarsi con”. Una sorta di psicoterapia di primo livello.

Stalking: termine inglese indicante una serie di azioni esercitate dallo stalker che inducono la persona che ne è vittima a provare paura, ansia tanto da arrivare a comprometterne la vita quotidiana.

Stress: si può definire come una serie di situazioni che pregiudicano un equilibrio interiore all’organismo a livello di attività biochimiche e metaboliche inducendo una sindrome di adattamento. Lo stress è un fenomeno soggettivo che insorge a seguito del modo con cui ogni lavoratore vive, da un punto di vista emotivo, determinate situazioni.

Suggestione: fenomeno della coscienza per cui una idea, una convinzione, un desiderio, un comportamento sono imposti dall’esterno, da altre persone o anche da fatti e situazioni non valutati obiettivamente e da impressioni e sensazioni soggettive non vagliate razionalmente e con senso critico che appunto porta ad agire in stato di suggestione.

T

Test grafici: comprendono tutti i test che prevedono, da parte del soggetto, l’esecuzione di un disegno e che vengono successivamente interpretati da un punto di vista proiettivo. Risultano molto utili perché integrati con altri strumenti diagnostici consentono di compiere una valutazione iniziale approfondita. Si prestano bene ad essere utilizzati con adulti e bambini e sono utili per approfondire gli aspetti più intimi del soggetto in maniera poco intrusiva.

Test neuropsicologici: strumenti di valutazione del funzionamento del corretto funzionamento dei processi cognitivi come la memoria, l’attenzione, il linguaggio, le funzioni esecutive e le abilità visuo spaziali.

Test proiettivi e della personalità: permettono di delineare le caratteristiche strutturali della vita psichica e delle dinamiche cognitive ed affettive del soggetto. Tra quelli più conosciuti il Rorschach e il TAT (Test di Appercezione Tematica).

Teste: nel linguaggio giudiziario sta ad indicare il testimone. 

Testimonianza: può essere costituita da una parte di verità oggettiva ed un’altra di costruzione soggettiva, che si unisce o si sovrappone alla parte oggettiva o vi si sostituisce, totalmente o parzialmente, addirittura inconsciamente, involontariamente, quando il fatto narrato è distorto per meccanismi psicologici di difesa, suggestioni, per effetto di condizionamenti o per incapacità permanenti o temporanee e per qualsiasi altra ragione che escludano una cosciente volontà. 

In casi come questi il soggetto, sotto il profilo giuridico, non è responsabile, poiché i reati che puniscono il testimone reticente o mendace sono esclusivamente dolosi e non prevedono neanche la fattispecie colposa o il reato tentato. Sono perciò da analizzare diversi fattori:

  • Percezione, il fatto oggettivo è condizionato dalle condizioni di osservazioni, ad esempio distanza, punto di osservazione, condizioni di illuminazione, stato emotivo, ed è filtrato dalla parte percettiva della mente, attraverso meccanismi psicologici inconsci come ad esempio le euristiche. Ad esempio esiste un meccanismo psicologico, denominato generalmente “focus on weapon”, che agisce sui soggetti minacciati con armi, nei quali tutta la loro attenzione è concentrata solo sull’arma e, per questa ragione, non sono in grado di riferire nessun altro dettaglio sulla scena del crimine e sul loro assalitore, addirittura non riescono a riconoscere chi li minacciava a volto scoperto. La percezione non è un processo semplice e lineare, ma è un momento cognitivo soggetto a molte variazioni ed interruzioni dovute sia alla quantità e complessità degli stimoli percettivi che ai limiti delle nostre capacità percettive.
  • Codificazione, tutto ciò che è stato percepito dagli organi sensoriali e dai meccanismi percettivi   della mente, passa attraverso i meccanismi cognitivi della psiche umana, e quindi è influenzato dalle caratteristiche personali, dalla capacità di rielaborazione e di valutazione critica dei fatti, dall’età, dalla cultura, dall’ambiente sociale, dalle implicazioni emotive che sono ricollegate al fatto. Ad esempio si immagini il carico emotivo ricollegato ad una violenza sessuale oppure ad un fatto luttuoso in genere. 

Ciò che vediamo è sempre e soltanto ciò che le nostre ipotesi, le nostre idee preconcette, la nostra cultura di fondo ci predispongono e ci preparano a vedere. 

  • Ritenzione, in alcuni casi il fatto è talmente doloroso, imbarazzante, destabilizzante sul piano psichico ed emotivo che la mente umana attua dei meccanismi per ristabilire un equilibrio e per alleviare la sofferenza, attraverso meccanismi di difesa ben noti in psicologia come ad esempio la rimozione (la totale cancellazione di un’esperienza dolorosa dalla parte cosciente della psiche), la negazione, la scissione ed altri ancora, che eliminano o alterano completamente il fatto oggetto della testimonianza.  

Inoltre la personalità del soggetto può distorcere le percezioni ed i rapporti sociali: i sentimenti che provocano angoscia e sensi di colpa sono facilmente proiettati sugli altri.

Recupero mnestico, la suggestionabilità del soggetto e gli stimoli cui è esposto possono inquinare la traccia mestica (il ricordo del fatto accaduto) con informazioni successive all’evento, inoltre si deve tener conto delle pressioni dell’ambiente e dei tentativi di manipolazione cui è stato esposto il soggetto per valutare quanto ricorda effettivamente e quanto non ricorda o non riporta con esattezza.

Trauma infantile: Trauma avvenuto nelle prime fasi di vita del bambino con conseguenze nel corso dello sviluppo che possono variare da caso a caso.

Tribunale per i minorenni: è un tribunale ordinario collegiale. Presso ogni Tribunale è istituita anche una Procura della Repubblica.

Tribunale di sorveglianza: è uno dei due organi in cui si articola la magistratura di sorveglianza che  è un organo giurisdizionale con il compito di vigilare sull’esecuzione della pena, interviene in materia di applicazione di misure alternative alla detenzione, di esecuzione di sanzioni sostitutive, di applicazione ed esecuzione delle misure di sicurezza. E’ composta da due organi giurisdizionali: il Magistrato di sorveglianza che è un organo monocratico ed il Tribunale di sorveglianza, organo collegiale.

Il Tribunale di sorveglianza opera sia come giudice di primo grado che come giudice di secondo grado rispetto al magistrato di sorveglianza.
La competenza territoriale è estesa all’intero distretto della Corte d’appello. Detto Tribunale è composto di magistrati di sorveglianza in servizio nel distretto o nella circoscrizione territoriale della sezione distaccata di Corte d’appello e da professionisti esperti in psicologia, servizi sociali, pedagogia, psichiatria e criminologia clinica.

V

Valutazione psicodiagnostica: consiste in una indagine sulle dimensioni cognitive, emotive e comportamentali, all’interno di un processo di integrazione di dati provenienti da diverse fonti: osservazione, colloquio, resoconti e somministrazione di test specifici. Molto importante è la preparazione del professionista in qualunque ambito eserciti. Alla competenza tecnica nell’utilizzo degli strumenti psicodiagnostici è fondamentale che lo psicologo associ anche una competenza relazionale che consenta l’instaurazione di una cornice relazionale di significato tra lui e l’utente che agevolerà la realizzazione di un valido intervento psicologico.

Valutazione psicologica: consiste in una indagine sulle dimensioni cognitive, emotive e comportamentali, all’interno di un processo di integrazione di dati provenienti da diverse fonti: osservazione, colloquio, somministrazione di test, resoconti … ha lo scopo di comprendere quale sia il funzionamento globale della persona, in modo da permettere all’addetto ai lavori la progettazione di tutti gli interventi di supporto inerenti le proprie competenze.

Violenza intra familiare: insieme di atteggiamenti persecutori che tendono a mettere da parte un soggetto dal suo gruppo di riferimento mettendo in atto comportamenti violenti psichicamente e protratti nel tempo causando seri danni alla vittima.